Il bello della semplicità e dalla spontaneità, ecco le parole chiave che distinguono le opere di Renzo Marinelli. Attraverso un lavoro minimalista, riduce ogni elemento presente nei suoi quadri a delle forme primarie e basilari, quasi elementari, che sanno aprire le porte della semplicità nell’animo delle persone. Tutto ciò viene accompagnato dalla presenza di colori accesi e puri, che nella semplicità della loro natura, senza però tralasciare lo studio che a esso comporta, caratterizzano le sue opere.
In questo mondo quasi fiabesco, che non possiamo però definire surreale, le figure umane somigliano a moderne sculture; semplificate e quasi azzerate nelle loro caratteristiche somatiche, sono presenze silenziose, le quali, più che vivere quanto le circonda, paiono ammirarlo stupite.
Ma non vi è in esse la drammaticità dei manichini dechirichiani, per esempio. Sembrano invece essere a loro volta colorate esistenze proiettate su un palcoscenico di pure forme in armonia tra loro.
Da qualche anno Marinelli ha cominciato ad inserire - in questa sua pittura – anche la tecnica del collage. Ad interessarlo è sempre lo studio sui rapporti tra le tinte. Perché, come ha insegnato Kandinskij, soprattutto in un dipinto libero, non pedissequo, molte delle emozioni che ci arrivano e ci colpiscono derivano dal loro utilizzo e dalle loro associazioni.
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